Nel dettaglio, la seduta del 28 febbraio ha generato una performance del 10% che ha portato la criptovaluta a segnare nuovi massimi di periodo in zona 64.000 dollari. A oggi il prezzo ha stornato del 2% e si staziona in zona 61.475.
Per quanto concerne l’analisi algoritmica al contrario di cosa ci si aspetterebbe in questi casi a seguito di una crescita esponenziale di questo tipo, gli indicatori e oscillatori sono impostati a rialzo e non si trovano in una situazione di estremo ipercomprato.
A oggi però difficilmente vedo una possibilità di un posizionamento long che possa favorire un rischio rendimento adeguato, in quanto i supporti posti in zona 57.000 dollari in primo luogo e 54.500 in seconda battuta fungerebbero da richiamo del prezzo se la criptovaluta dovesse stornare dai massimi relativi. Questo, l’opportunità di posizionarsi long, si presenterebbe solamente nel caso in cui la criptovaluta violasse la zona di 60.500 che rimane al momento uno dei target più importanti da monitorare.
In caso contrario, se la criptovaluta dovesse dimostrare ulteriore forza a rialzo rompendo nuovamente la resistenza posta a 64.000, i successivi target da raggiungere sarebbero: in primo luogo 66.000, in secondo luogo il massimo storico posto a 69.000 dollari.
A oggi ci troviamo in una situazione dove chi è già posizionato può scommettere sulla rottura dei massimi storici oppure può uscire dall’operazione preventivamente se pensa che quest’ultimi non verranno violati in una zona compresa tra i 60 e i 66 mila dollari.
Supporti e resistenze
Prima resistenza: 64.000
Seconda resistenza: 66.000
Terza resistenza: 69.000
Primo supporto: 60.500
Secondo supporto: 57.000
Terzo supporto: 54.500