In scia rally cominciato a gennaio 2023 l’Ethereum ha visto i propri massimi annuali in data 16 aprile 2023 a 2138 dollari.
In seguito al raggiungimento di questa soglia, gli operatori hanno poi innescato una serie di vendite che hanno portato la criptovaluta a costruire l’importante supporto posto a quota 1624 il 15 giugno (supporto 2), per poi tornare a rialzo costruendo una resistenza a 2031 dollari un mese dopo.
Successivamente a questi due movimenti l’Ethereum ha costruito un ulteriore impulso rib
assista che ha portato i corsi a rompere il precedente supporto posto a quota 1624 e ad allungare la propria discesa fino al livello in area 1520 – 1495 (supporto 3).
Poi, al raggiungimento di quest’ultimo livello la criptovaluta ha lateralizzato accumulando liquidità per oltre due mesi (settembre e ottobre).
Fino a quando in data 23 ottobre grazie ad un forte impulso ed a un aumento di volatilità ha portato i corsi sulla resistenza a 1867 (resistenza 1). Rendendo così visibile un canale ribassista con tre massimi decrescenti uniti sul grafico da una trend line che rappresenta la upper band del canale, in contemporanea ha reso visibile anche tre minimi decrescenti uniti anch’essi da una trend line che rappresentano la lower band del canale precedentemente citato in data 26 ottobre.
Spunti operativi
Scenario rialzista
In funzione di quanto detto, se i corsi dimostreranno ulteriore forza dando dimostrazione di una rottura grafica della resistenza posta 1867 dollari (resistenza 1) con un breakout , mi attendo un retest di questa resistenza (ora diventato supporto), soglia che coincide con la rottura a rialzo del canale.
Questo possibile retest sarà fondamentale per prendere liquidità e avere la forza in primo luogo di raggiungere la zona 2031 (resistenza 2) e in secondo luogo quota 2138 (massimo storico da inizio 2023).
Scenario ribassista
Al contrario, se corsi dovessero dimostrare debolezza e elevato offerta sul mercato in coincidenza della resistenza posta a 1867 (resistenza 1) e la upper band del canale, mi attendo la rottura del supporto posto a 1750-1735 (supporto 1), che a seguito del breakout di quest’ultimo e un dovuto retest dello stesso possono offrire agli operatori l’occasione per impostare operazioni short con obiettivo in primo luogo il supporto posto a 1624 (supporto 2) e in secondo luogo in zona 1520 – 1495 (supporto 3), coincidente con il minimo del canale ribassista precedentemente citato.