In merito all'andamento del Dollaro/Yen (Usd/Jpy) partiamo con il presupposto che la tendenza primaria rimane rialzista dato che i principali indicatori direzionali si trovano ancora in posizione long.
Lo scorso 16 gennaio il cross ha registrato il minimo storico dell’anno in corso in zona 127,208, dopo averlo testato due volte con la creazione del secondo minimo più alto (segnale di mancata forza a ribasso). Il 2 febbraio si è poi registrato un cambiamento di trend che ha portato i corsi a generare un canale rialzista con conseguenti minimi crescenti e massimi crescenti fino ad arrivare a rompere quella che una volta era un’importante resistenza in zona 137,123 il 18 maggio con conseguente retest della stessa nella seduta successiva.
Dopodiché il cross Usd/Jpy ha accumulato ordini e liquidità in acquisto che hanno portato il prezzo in data 29 giugno a creare un nuovo massimo e formando così una nuova resistenza in zona 145,100.
I corsi, raggiunta questa soglia, hanno quindi invertito il trend di breve periodo andando a ri-testare la vecchia resistenza (diventato ora supporto) in zona 137,123, supporto che è stata una zona dove gli operatori hanno sfruttato la quotazione per impostare ordini in acquisto che hanno generato in un secondo momento (in data 28 luglio per la precisione) un minimo più alto. Una dimostrazione di mancata forza al ribasso nei confronti delle quotazioni, che ha generato un pattern di inversione a rialzo (doppio minimo) con la tenuta del canale precedentemente citato in zona 137,123. La rottura della neckline in zona 141,678 ha poi generato dopo un retest della stessa un impulso che ha permesso la rottura della precedente resistenza in area 145,100.
Il cross ha effettuato un’ulteriore fase accumulazione sopra tale zona, con un trading range che rotto il 5 settembre favorendo la possibilità di generare nuovi massimi con obiettivo la resistenza in zona 149.
Spunti operativi
A oggi l’Usd/Jpy prosegue verso zona 149. La continuazione del trend rialzista con un conseguente impulso lo potremo osservare dopo la rottura della resistenza posta a 149, solo però dopo un retest della stessa che valuterà la purezza dell’impulso si potrà intervenire. Se la rottura sarà confermata l'obiettivo di prezzo diventerà il vecchio massimo storico di quest’anno posto a 151,937.
Un possibile cambio di direzione lo potremo invece riscontrare sotto 144,430: la rottura di questa soglia potrebbe generare un cambio di direzione fino al supporto posto in zona 141,678, soglia che coincide e riunisce il vecchio supporto ma anche il minimo del canale rialzista nato dopo il minimo storico del 17 gennaio.
Una cosa però sulla quale vorrei porre la vostra attenzione è la divergenza ribassista sull’indicatore separato di pista ciclica che indica e misura la velocità dei prezzi calcolato attraverso la differenza tra il valore del prezzo di chiusura e la propria media mobile, perché è dal 15 agosto che contrariamente al movimento del prezzo invece di muoversi in maniera congruente si muove in maniera divergente (invece di salire come il prezzo scende).
Si è così creata una divergenza ribassista alla quale prestare attenzione perché ha già generato tre massimi decrescenti.
Oltre alla divergenza rialzista, la pista ciclica è molto vicino alla linea dello zero. E il raggiungimento di una importante resistenza abbinata alla divergenza ribassista e alla possibile rottura del livello 0 dell’indicatore di momentum, potrebbero generare un’inversione del trend in atto.